Un embargo sulle importazioni di Gnl russo. E’ questa, secondo un policy brief del think tank Bruegel l’opzione migliore a disposizione dell’Ue per tenere fede all’impegno di azzerare gli acquisti da Mosca entro il 2027.
Le importazioni di gas naturale dalla Russia via gasdotto sono diminuite di quattro quinti a seguito dell'invasione dell’Ucraina, ma le esportazioni russe di gas naturale liquefatto (Gnl) verso l'Ue sono aumentate. Ma l'Ue “può farcela senza Gnl russo”, concludono gli analisti del Bruegel dopo aver esaminato le alternative a disposizione dell’Ue.
La prima opzione, quella dell'attesa, implica il rinvio di qualsiasi azione fino al 2027, si legge nel documento. Le sanzioni morbide scoraggerebbero ulteriori acquisti ma non romperebbero i contratti a lungo termine. “Sosteniamo invece un embargo dell'Ue sul Gnl russo, per ridurre l'esposizione a un'entità inaffidabile e contraddittoria e per limitare la misura in cui i consumatori dell'Ue finanziano lo stato russo”. “Gli impatti previsti non sono paragonabili a quelli avvertiti nel 2022 quando il gas del gasdotto russo si è prosciugato – spiegano gli analisti – l'impatto regionale sarebbe più significativo per la penisola iberica, che ha la quota più alta di Gnl russo nella fornitura totale di gas”.
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