L’Europarlamento sceglie di rafforzare le disposizioni a tutela dei consumatori più esposti ai rischi di aumenti dei prezzi dell'elettricità, ma “i proventi dei Contratti per Differenza", noti con l'acronimo CfD, "andrebbero indirizzati direttamente ai cittadini vulnerabili”. E’ la posizione della Fondazione Bellona sul testo di riforma del mercato elettrico approvato in commissione Industria dell’Europarlamento.
Il giudizio sul provvedimento è generalmente positivo, soprattutto per l’attenzione data "alla flessibilità dal lato della domanda, gli incentivi per spostare la domanda di energia quando le fonti rinnovabili sono abbondanti, grazie a meccanismi come le garanzie di origine 24 ore su 24, 7 giorni su 7", spiega l'organizzazione in una nota.
“Nonostante si sia persa l'opportunità di allocare direttamente le entrate in eccesso dai contratti per differenza per sostenere i consumatori vulnerabili, siamo lieti di notare che la relazione ha rafforzato le disposizioni per proteggere tali cittadini", dichiara Marta Lovisolo, Senior Policy Advisor, Renewable Energy Systems di Bellona.
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