L’Ue fa bene a “non affidarsi all’esternalizzazione di una delle parti più preziose della catena di fornitura delle batterie”. E’ il commento di Julia Poliscanova, esperta di elettromobilità per Transport & Environment, sul voto della commissione Industria dell’Europarlamento sul regolamento per le materie prime critiche.
Per Poliscanova, un plauso particolare va alla scelta degli eurodeputati di aumentare i target di riciclo dei metalli critici per la produzione di batterie. "Questi obiettivi implicano che l’Europa effettuerà la raffinazione e la lavorazione onshore, garantirà che ciò avvenga in modo sostenibile e svilupperà competenze in queste aree che attualmente non possiede".
"Questa può essere una transizione verde solo se garantiamo un approvvigionamento sostenibile di metalli critici – ha aggiunto – qualsiasi tentativo di indebolire la tutela ambientale deve essere ferocemente contrastato". Secondo T&E, l’Ue "non dovrebbe fare eccessivo affidamento su schemi di certificazione, spesso dubbi, per la conformità e ci auguriamo che i governi dell’Ue facciano propri gli emendamenti del Parlamento al riguardo".
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