Danni ai cavi e guasti alle turbine, collisioni con imbarcazioni, difficoltà di trasporto, impianti in zone remote che aumentano i costi di assicurazione e manutenzione. Sono le sfide per la gestione dei rischi nel settore eolico offshore individuati dal rapporto Un punto di svolta per l'eolico offshore di Allianz Commercial. La crescita del settore sta infatti creando un mercato assicurativo che si trova valutare e gestire rischi specifici e per certi versi inediti.
Il maggior numero di richieste di risarcimento, rileva la compagnia assicurativa, si riferisce a danni ai cavi, seguiti da guasti alle turbine. Negli ultimi anni si è registrato un aumento delle collisioni di imbarcazioni con turbine e infrastrutture offshore, che possono causare perdite significative. Le turbine, le loro dimensioni sempre più grandi, ma anche nuove tecnologie come le piattaforme galleggianti creano rischi più alti per gli assicuratori, che devono essere valutati con i progettisti. Un altro problema stringente individuato nel report è la disponibilità di navi specializzate. I rischi di catastrofi naturali e climatiche, poi, aumentano con l'espansione del settore in nuovi territori. La collocazione degli impianti in zone sempre più remote è un altro costo.
“La portata dello sviluppo dell'eolico offshore a livello mondiale è epica. Richiede il potenziamento di impianti di produzione, strutture portuali e infrastrutture, e deve essere accelerata da tutte le parti interessate in uno sforzo congiunto: istituzioni finanziarie, aziende e governi”, ha affermato Adam Reed, Global Leader Offshore Renewables and Upstream Energy di Allianz Commercial.
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