L'Ue lancia un allarme sulla disinformazione online, con il rischio di ingerenze russe nelle elezioni, e un avvertimento a X. L'ex Twitter "è la piattaforma con il maggior rapporto di post con cattiva informazione o disinformazione", ha affermato la vicepresidente della Commissione europea Vera Jourova, che rivolta a Elon Musk ha avvertito: "Non sei esonerato dagli obblighi, saremo attenti a quello che fai". Il contesto è quello della prima pubblicazione semestrale dei rapporti delle grandi piattaforme online sull'applicazione del codice di autodisciplina contro la disinformazione, sottoscritto a giugno 2022. Dati da cui emerge un quadro preoccupante per l'Italia, che risulta prima nella diffusione di fake news sui social. Con l'arrivo, un anno fa, del patron della Tesla al comando, a maggio Twitter-X ha abbandonato il Codice di condotta Ue. Ma "Musk sa che non è esonerato dagli obblighi", è stato il monito di Jourova: c'è il Digital Services Act "pienamente in vigore" e "lo applicheremo" con un'unità "molto ben attrezzata che monitorerà e supervisionerà ciò che stanno facendo le piattaforme".
Presentando le analisi delle grandi piattaforme, per il resto Jourova ha messo in guardia dalla disinformazione, "uno dei rischi maggiori per lo spazio informativo democratico europeo, compreso quello legato alla guerra della Russia in Ucraina e alle elezioni". E in vista del voto europeo "tutti gli attori devono fare la loro parte nella lotta alla disinformazione online e alle interferenze straniere", ha detto, chiedendo l'impegno delle Big Tech.
Dai report è emerso ad esempio che Google nella prima metà del 2023 ha impedito che oltre 31 milioni di euro di pubblicità andassero agli attori della disinformazione. E solo rispetto all'invasione russa in Ucraina, Google ha riferito che Youtube ha chiuso 411 canali e dieci blog coinvolti in operazioni di influenza coordinate e collegate all'Internet Research Agency (Ira), macchina per la propaganda dello Stato russo.
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