Dopo la rottura dei negoziati lo scorso luglio è arrivato l’accordo su norme più rigorose per gli idrofluorocarburi e gli altri gas fluororati, usati in frigoriferi, condizionatori, nelle piccole macchine da gelato, ma anche nella produzione di pompe di calore, semiconduttori o per l'isolamento nei quadri elettrici a media e alta tensione.
I gas fluororati sono gas a effetto serra migliaia di volte più impattanti della CO2. Le nuove norme ne prevedono l'eliminazione totale nei consumi entro il 2050 e la riduzione al minimo della produzione in Europa dal 2036. L'accordo conferma anche le restrizioni sui gas che danneggiano lo strato di ozono, su cui le istituzioni Ue avevano trovato l'intesa in giugno.
Il testo prevede date diverse, dal 2025 al 2035, per l'applicazione delle norme, come responsabilità estesa del produttore, divieto di riparazione e un sistema di quote di emissione, ai diversi tipi di apparecchio. L'uso di questi gas nella produzione di semiconduttori, strategici per la transizione verde e digitale, sarà esente dal sistema delle quote almeno fino al 2040.
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