Mentre Elon Musk lancia l'allarme sullo stato dell'economia americana alle prese fra un eccessivo costo del denaro e l'incertezza delle guerre, circolano voci su una possibile chiusura di X in Europa. L'ipotesi è stata ventilata da Business Insider, prefigurando la possibilità che il miliardario di origini sudafricane decida di rimuovere la sua piattaforma dall'Ue in risposta al Digital Services Act adottato nel Vecchio Continente. Musk - secondo gli stessi rumors - avrebbe discusso la possibilità di rimuovere l'app dall'Europa o bloccarne l'accesso agli utenti dell'Unione Europa. Musk però smentisce seccamente. "Un altro" articolo "totalmente falso di Business Insider. Non sono una pubblicazione", ha risposto lui su X a un follower che gli chiedeva lumi.
Nei giorni scorsi proprio in linea con le nuove regole - pensate per ritenere le grandi piattaforme responsabili di messaggi e video illegali che appaiono sui loro network -, l'Ue ha lanciato un'indagine sul social di Musk per l'ondata di disinformazione e contenuti terroristici, violenti e di incitamento all'odio apparsi sulla piattaforma all'indomani dell'attacco di Hamas in Israele. L'Ue ha messo in guardia anche Meta e TikTok sulla disinformazione online e sul contrasto dei 'deep fake' sul conflitto in Israele, chiedendo risposte.
Intanto X ha iniziato a far pagare ai nuovi utenti di due Paesi, Nuova Zelanda e Filippine, un abbonamento annuale di circa un dollaro per l'utilizzo anche di funzionalità base come la pubblicazione di messaggi. Il social ha spiegato che il pagamento dovrebbe "rafforzare" gli sforzi esistenti per ridurre lo spam e "la manipolazione della piattaforma e l'attività dei bot", cioè i profili fasulli. Secondo la novità, dunque, gli utenti di Filippine e Nuova Zelanda che si iscrivono ora alla piattaforma dovranno pagare rispettivamente circa 0,75 e 0,85 dollari ogni anno, per accedere a funzionalità di base come la semplice pubblicazione dei post. Chi non vuole pagare avrà accesso ad una versione di "sola lettura" della piattaforma limitandosi a leggere post, guardare video e seguire account. Sono mesi che Elon Musk annuncia di voler rendere la piattaforma a pagamento, l'ultima volta si è espresso un mese fa durante un viaggio in Israele. Secondo gli analisti, oltre alla lotta ai bot e allo spam, questa novità servirebbe a far confluire un po' di soldi nella società.
L'imprenditore è proprietario di Twitter da un anno, ha comprato la piattaforma il 27 ottobre 2022 per 44 miliardi di euro ma non è mai davvero decollata. Musk in questi mesi ha apportato diversi cambiamenti, come la spunta blu di verifica dei profili a pagamento e la visualizzazione delle notizie senza il titolo della fonte.
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