“La sfida" della Cop28 "non è economica, né tecnologica, la sfida è la mancanza di cooperazione internazionale”. Con queste parole il direttore dell’Agenzia internazionale dell’energia Fatih Birol ha presentato l’Energy Outlook 2023 a Bruxelles, in un evento organizzato da Friends of Europe.
"Purtroppo – ha proseguito Birol nel suo intervento - la Cop28 arriva in un momento in cui la frammentazione internazionale è molto forte. Quando c'è un problema globale che è nell'interesse di tutti risolvere, la cosa di cui si ha più bisogno è la collaborazione internazionale".
Per l’Agenzia, la Cop sarà un successo se si riuscirà ad avere un impegno a triplicare le energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza entro il 2030.
"Molte compagnie petrolifere e del gas – ha aggiunto Birol – dicono pubblicamente che vorrebbero far parte della soluzione. Siamo molto contenti di sentirlo, ma ora vogliamo che allineino le loro strategie con gli obiettivi di Parigi, tra cui l'impegno a ridurre le loro emissioni di metano del 75% fino al 2030", ha detto Birol.
Un quarto aspetto essenziale della Cop è trovare meccanismi di finanziamento per sostenere la transizione energetica pulita nei Paesi emergenti e in via di sviluppo. Infine, l'Aie "auspica che i governi mettano in atto misure per un ordinato declino dei combustibili fossili, a partire dal divieto di costruire nuove centrali a carbone".
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