La ricerca di meccanismi di equilibrio e sostenibilità finanziaria degli investimenti delle imprese di telecomunicazioni a fronte dell'espansione delle grandi piattaforme sono stati al centro del primo dialogo Brasile-Europa sull'agenda digitale e sul contributo equo per le reti ('fair share') tenuto a Rio de Janeiro e promosso dall'operatore italiano Tim.
L'iniziativa della telco italiana, si legge in una nota, ha riunito rappresentanti del governo e della Camera dei Deputati oltre a rappresentanti del Parlamento Europeo, della Gsma, e accademici e dirigenti dei principali operatori locali con l'obiettivo di "confrontarsi sui meccanismi di equilibrio e sostenibilità finanziaria degli investimenti delle imprese delle telecomunicazioni a beneficio della società". Per Mario Girasole, vicepresidente Affari Regolatori e Istituzionali di Tim, "oggi il sistema è sbilanciato". "I fornitori di servizi di telecomunicazione vengono pagati per connettere i clienti finali, il che non compensa le prestazioni garantite per il crescente traffico delle grandi piattaforme che monetizzano il traffico e non remunerano l'investimento effettuato", ha affermato. "L'agenda è presente in Europa e Brasile. Entrambi vedono lo stesso problema. Se il tema assume l'etichetta di 'Fair Share', significa che sta accadendo qualcosa di ingiusto", ha aggiunto.
Il presidente dell'Agenzia nazionale brasiliana delle telecomunicazioni (Anatel), Carlos Baigorri, pure ha sottolineato la sua preoccupazione per il potere di influenza esercitato dalle piattaforme. "Si tratta di un dibattito fondamentale che si sta svolgendo in tutto il mondo e l'Anatel non mancherà di affrontarlo", ha affermato. "Non è più possibile pensare a settori diversi: telecomunicazioni, Ott (piattaforme over-the-top, in cui la connessione avviene direttamente tra la piattaforma e il consumatore finale) e produttori. Dobbiamo pensare come un grande ecosistema digitale, in cui tutti gli anelli della catena sono necessari", ha aggiunto. In questo senso, ha ricordato Baigorri, alla fine del 2022 il Congresso Nazionale del Brasile ha iniziato a discutere un disegno di legge che mira a regolamentare le piattaforme digitali che offrono servizi al pubblico brasiliano.
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