Il governo francese ha raggiunto un accordo con il produttore nucleare statale Edf per frenare impennate di prezzo dell'energia analoghe a quelle verificatesi dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
“L'obiettivo dell'accordo è garantire un prezzo medio dell'elettricità nucleare di circa 70 euro/MWh per tutta la produzione – ha spiegato la ministra della transizione ecologica Agnès Pannier-Runachers – ed è pienamente in linea con l’intesa che ho raggiunto a livello europeo per sganciare il prezzo dell'elettricità da quello dei combustibili fossili, in particolare del gas”.
“Il prezzo di 70 euro coprirà sia i costi dell'energia nucleare esistente sia gli investimenti futuri – ha aggiunto – questi includono i costi di ampliamento delle nostre centrali e di costruzione di nuovi reattori”.
L’accordo prevede due pilastri. Il primo è il meccanismo di price cap per proteggere i consumatori. Quando i prezzi di Edf “saranno significativamente più alti del prezzo medio di equilibrio di 70 €/MWh, si applicherà un meccanismo di cattura delle rendite a tutti i ricavi della flotta nucleare, che saranno poi ridistribuiti automaticamente e direttamente ai consumatori”, ha proseguito Pannier-Runachers. Il secondo elemento è i “contratti a lungo termine tanto per i produttori che per i consumatori, nella logica della riforma del mercato dell’elettricità europeo”.
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