Nel ricorso alla Corte di Giustizia dell'Ue, Meta contesterà la decisione della Commissione europea di designare alcuni popolari prodotti online come servizi "core", ossia i servizi principali della piattaforma, ai sensi del Digital Markets Act (Dma), il nuovo regolamento europeo sui mercati digitali, che punta a per combattere le pratiche di mercato sleali e le distorsioni della concorrenza da parte delle Big Tech. Lo riporta il Financial Times.
In particolare, il colosso di Mark Zuckerberg impugnerà la decisione di designare Messenger e Marketplace, sostenendo che il primo è una funzionalità di chat di Facebook e come tale non è un'applicazione e un servizio separato. Quanto a Marketplace, l'azienda, scrive il quotidiano della City, sosterrà che è un prodotto per i consumatori e non un "gateway" per le aziende che si rivolgono ai consumatori.
Quello di Meta sarà il primo ricorso contro il Dma. Apple, Amazon e TikTok starebbero valutando tale possibilità, mentre Microsoft e Google hanno deciso di non presentarlo. A settembre la Commissione europea ha designato sei società come gatekeeper (Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta e Microsoft). Le Big Tech hanno tempo fino al 6 marzo del prossimo anno per conformarsi alla nuova serie di requisiti, obblighi e divieti introdotti dal Dma.
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