La decarbonizzazione del settore alluminio, in un contesto di aumento della domanda, è possibile, ma richiede una rapida decarbonizzazione della rete elettrica. E’ quanto afferma un rapporto dell’associazione europea del settore European Aluminium.
Gli scenari illustrati nel rapporto mostrano che è possibile ottenere riduzioni delle emissioni superiori al 90% entro il 2050. Per le tappe intermedie del 2030 e del 2040, il profilo delle emissioni della produzione europea di alluminio dovrebbe essere ridotto rispettivamente di almeno il 37% e il 78% rispetto ai livelli di riferimento. Ma, “la rapida decarbonizzazione della rete elettrica svolge un ruolo centrale nel raggiungimento di questi obiettivi – si legge nello studio – insieme all'introduzione di anodi inerti nelle fonderie e al passaggio a forni a basse emissioni di carbonio e a sistemi di calore alternativi per ridurre le emissioni dirette di processo, nonché all'aumento del riciclo dei rottami”.
Gli autori del rapporto indicano che la domanda di elettricità a basse emissioni di carbonio nell'industria europea dell'alluminio crescerà di circa l'82% tra oggi e il 2050. Gli esperti raccomandano, in primo luogo, di aumentare gli sforzi per garantire una fornitura sicura e competitiva dal punto di vista dei costi di energia elettrica a basse emissioni. In secondo luogo, serve un potenziamento degli investimenti in ricerca e sviluppo. Terza raccomandazione, introdurre misure per aumentare la percentuale di alluminio riciclato, comprese politiche a monte e a valle per migliorare la circolarità dei materiali.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA