L'autoproduzione e l'autoconsumo di energia devono andare di pari passo. Produrre e consumare la propria energia può contribuire a proteggere l'ambiente e a combattere i cambiamenti climatici, affrontando nel contempo la piaga della povertà energetica, che colpisce oltre 80 milioni di europei. Sono questi gli elementi principali del parere d'iniziativa del Cese, adottato nella sessione plenaria di ottobre, relatore Pierre Jean Coulon.
Il Comitato economico e sociale chiede, in sostanza, che ogni cittadino sia effettivamente posto al centro di progetti per i mercati locali dell’energia, e che sia i poteri pubblici che gli enti locali e regionali incoraggino i promotori di tali progetti. L'Ue, da parte sua, dovrebbe incoraggiare la messa in comune e il "livellamento" dei prezzi in uno spirito di solidarietà. Tale approccio consentirebbe di fornire risposte concrete alla povertà energetica, che colpisce molte famiglie ed è principalmente dovuta ai prezzi elevati. Lo stesso vale per le iniziative senza scopo di lucro.
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