Un quadro legislativo per ridurre i rischi di investimento sulla cattura e stoccaggio della CO2, con contratti per differenza per il carbonio (CCfD) e l'identificazione di aggregatori di mercato per raccogliere la CO2 dalle industrie e smistarla verso i siti di immagazzinamento. Sono alcune delle raccomandazioni per creare un quadro giuridico Ue e rendere la Ccs (cattura e stoccaggio della CO2) un investimento sostenibile, contenute in uno studio commissionato da Iogp Europa.
A seconda degli scenari, ricorda il documento della sezione europea dell’Associazione dell’industria del gas e del petrolio, entro il 2050 l'Europa dovrà immagazzinare da 0,5 a 1 miliardo di tonnellate di CO2 l’anno per raggiungere l'azzeramento delle emissioni di gas serra. Il regolamento Ue a sostegno delle tecnologie Net-Zero (Nzia), attualmente all’esame delle istituzioni Ue, include la Ccs tra le industrie critiche per raggiungere gli obiettivi climatici. “La geologia e la capacità organizzativa dei nostri membri per sviluppare le capacità di stoccaggio e le relative infrastrutture a monte esistono – si legge nello studio – tuttavia, è necessario creare un quadro legislativo di sostegno e le necessarie misure di finanziamento e di de-risking”. Anche “raggiungere l'obiettivo relativamente basso di una capacità di iniezione annuale di 50 Mt di CO2 entro il 2030 proposto nella Nzia dell'Ue sarà comunque impegnativo”.
Iogp chiede quindi un intervento del legislatore Ue. “I ricavi dell’Ets non sono sufficienti a far partire gli investimenti nel settore – spiega l’esperta Ccs di Iogp Europa Caterina De Matteis – negli Usa si utilizzano i crediti di imposta, che nell’Ue non possiamo sfruttare perché dovremmo avere l’accordo dell’unanimità degli Stati membri, ma strumenti come i contratti per differenza sono molto interessanti”. Dato che una catena del valore della Ccs è molto lunga e coinvolge molti operatori, e dati i tempi di sviluppo di 5-13 anni (dalla fase iniziale all'avvio delle operazioni), il documento indica che aggregatori di mercato, identificabili nelle grandi compagnie del settore gas e petrolio, potrebbero svolgere un ruolo cruciale per rendere il sistema sostenibile economicamente.
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