Una sostanza, una valutazione. E’ questo l’approccio proposto dalla Commissione europea, che vuole le agenzie Ue allineate nella definizione delle priorità, le tempistiche, i processi e le metodologie utilizzate per la valutazione delle sostanze chimiche. Attraverso tre bozze legislative Bruxelles si propone di armonizzare e rendere più omogenee la raccolta dati e le valutazioni sulle sostanze chimiche. I compiti scientifici e tecnici dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche, Autorità europea per la sicurezza alimentare, Agenzia europea per l'ambiente e Agenzia europea per i medicinali saranno riattribuiti (in particolare per l’Echa) in modo che le conoscenze acquisite dalle valutazioni effettuate nell'ambito di una normativa (ad esempio sui biocidi) possano essere riutilizzate per un'altra (ad esempio sui giocattoli).
La piattaforma comune di dati includerà informazioni sui pericoli, sulle proprietà fisico-chimiche, sulla presenza nell'ambiente, sulle emissioni, sugli usi, sulla sostenibilità ambientale delle sostanze chimiche e sui processi normativi in corso. La piattaforma ingloberà le piattaforme esistenti, come la piattaforma informativa sul monitoraggio delle sostanze chimiche (IPCHEM), lo strumento di coordinamento delle attività pubbliche (PACT) e l'EU chemicals legislation finder (EUCLEF). Il loro campo di applicazione sarà esteso a quasi tutta la legislazione dell'UE in materia di sostanze chimiche e sarà integrato con nuovi strumenti e database, ad esempio con un archivio di valori di riferimento basati sull'uomo e sull'ambiente.
Sarà inoltre istituita una raccolta sistematica dei dati di biomonitoraggio umano generati nell'Ue per informare i responsabili politici sui livelli di sostanze chimiche riscontrati nelle persone (ad esempio nel sangue o nel latte materno). Ciò contribuirà a stimare meglio il livello di esposizione dei cittadini dell'UE alle sostanze chimiche.
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