Attuare una vera politica industriale Ue, affiancare la competitività alla sostenibilità, assicurare scambi commerciali liberi ma anche equi, incentivare la domanda per tessuti ‘green’. Sono le richieste dell’industria tessile europea in un manifesto per le elezioni di giugno.
La scelta dei nuovi rappresentanti nell’Europarlamento è “un punto di svolta per il futuro dell'Europa e della sua base industriale – ha dichiarato il presidente di Euratex Alberto Paccanelli – mentre alcune regioni del mondo stanno già adottando misure per sostenere la propria industria, l'Europa è rimasta indietro. Ora abbiamo bisogno di una visione chiara che ci porti verso un futuro più sostenibile ma anche più prospero”. “Dobbiamo – ha concluso Paccanelli – conciliare questi due obiettivi e coinvolgere i principali partner globali, perché questa trasformazione non può essere realizzata da una sola Regione".
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