Dare impulso alla produttività continuando a spingere sul digitali e tutelare i ragazzi dall'impatto nefasto dei social media sulla loro salute mentale. Sono le stelle polari che muoveranno l'azione della nuova Commissione europea targata Ursula von der Leyen nel suo nuovo mandato.
Nelle sue priorità politiche per il 2024-2029 la presidente ingrana la marcia sul tech ripartendo dalla lotta al far west del digitale e alle pratiche sleali alle Big Tech lanciata con la storica approvazione delle gemelle Dsa-Dma nella scorsa legislatura. "I colossi della tecnologia devono assumersi la responsabilità dell’enorme potere sistemico che detengono nella nostra società ed economia. Abbiamo iniziato ad applicare attivamente i regolamenti sui servizi e i mercati digitali. Nel prossimo mandato quest’attività sarà potenziata e intensificata", si legge nel documento di 31 pagine. E sul fronte della competitività, viene evidenziato, "sosterremo quest’obiettivo affrontando le sfide poste dalle piattaforme di commercio elettronico, affinché i consumatori e le imprese beneficino di condizioni di parità basate su controlli doganali, fiscali e di sicurezza efficaci e su norme di sostenibilità".
Ma l'offensiva nei confronti delle major del digitale tocca anche la dipendenza da scrolling indotta nei ragazzi. "Affronteremo la piaga del cyberbullismo, agiremo contro la progettazione delle piattaforme che inducono dipendenza e convocheremo la prima inchiesta a livello Ue sull'impatto dei social media sulla salute dei giovani", ha scandito von der Leyen anche nel suo discorso per il bis davanti alla plenaria dell'Europarlamento a Strasburgo. "L'infanzia e l'adolescenza sono periodi di straordinario sviluppo ma anche di vulnerabilità, vediamo sempre più report sulla crisi della salute mentale - ha sottolineato -. I social media, l'eccessivo tempo davanti allo schermo e le pratiche di dipendenza hanno fatto il loro tempo".
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