Mantenere la rotta sul Green Deal e tagliare le emissioni del 90% entro il 2040 ma anche lanciare entro i primi 100 giorni di mandato un piano per l’industria pulita che ne accompagni la transizione verde. Nelle priorità politiche per il 2024-2029 presentate il 18 luglio all’Eurocamera, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha promesso che non ci saranno passi indietro sul Patto verde per l’Europa ma ha confermato anche che nel prossimo mandato il focus sarà sulla dimensione industriale della transizione. Un modo per accontentare da una parte gli eurodeputati più conservatori del Ppe e, dall’altra, assicurarsi l’appoggio degli ecologisti.
“Abbiamo bisogno di un nuovo Deal industriale green per industrie competitive e posti di lavoro di qualità nei primi 100 giorni del mandato”, si legge nel documento programmatico che von der Leyen ha presentato ai gruppi politici prima di essere riconfermata alla guida dell’Esecutivo europeo. Se cinque anni fa la legislatura europea si apriva all’insegna del Green Deal e l’impegno per la lotta ai cambiamenti climatici, i prossimi si concentreranno sull'attuazione di un patto con l'industria verde. "La nostra attenzione sarà focalizzata sul supporto e creando le giuste condizioni per le aziende per raggiungere i nostri obiettivi comuni. Questo significa semplificare, investire e garantire accesso a risorse economiche, approvvigionamenti energetici e materie prime sostenibili e sicure", ha sottolineato.
Rimanere la questione su come finanziarlo. Von der Leyen ha promesso che lancerà un Fondo europeo per la competitività "nel quadro della nostra proposta per un bilancio nuovo e rafforzato", rimasto in sospeso nell'attuale legislatura. Nel frattempo, ha aggiunto, "per quanto riguarda i finanziamenti e gli investimenti pubblici, la prima priorità sarà garantire l'utilizzo delle risorse disponibili tramite NextGenerationEU e il bilancio attuale".
Per assicurarsi il sostegno di Verdi, Socialdemocratici e Liberali, von der Leyen ha confermato che l’intenzione di sancire nella legge sul clima l’obiettivo di tagliare le emissioni del 90% entro il 2040 (rispetto al 1990) come tappa intermedia per la neutralità climatica al 2050, pur senza approfondire come intende arrivarci. Sul fronte climatico, stabilire il nuovo target intermedio per il 2040 sarà una delle proposte legislative più importanti del prossimo mandato. La riforma della legge sulla protezione del clima verrà proposta ufficialmente all’inizio del 2025 e dovrà poi essere negoziata dal Parlamento e dagli Stati membri. L’Ue deve presentare il suo nuovo obiettivo nell’ambito dell’Accordo di Parigi sul clima nel 2025 nel quadro della Cop30, dunque i negoziati dovranno procedere rapidamente.
E sul tanto dibattuto stop alle auto nuove a diesel e a benzina, si confermano la possibilità di una "revisione intermedia" nel 2026 e un'apertura agli e-fuel che "avranno un ruolo importante" dopo la deadline del 2035.
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