Materie prime critiche e litio: Serbia e Unione europea rafforzano la cooperazione e il 19 luglio hanno firmato a Belgrado un protocollo d'intesa per dar vita a un partenariato strategico nello sfruttamento di materie prime sostenibili e nello sviluppo di catene produttive di batterie e veicoli elettrici. Nei prossimi sei mesi Bruxelles e Belgrado svilupperanno una roadmap con azioni concrete da attuare in cinque aree di cooperazione.
La Serbia dispone di importanti riserve di litio e ha appena autorizzato la ripresa di una miniera di litio nella città di Loznica che potrebbe arrivare a produrre circa 58mila tonnellate di litio all'anno. Il progetto era stato sospeso negli anni scorsi per le massicce proteste della popolazione preoccupata delle ricadute negative sull'ambiente e sulla salute dei cittadini. Il documento siglato a Belgrado fornisce garanzie e assicurazioni che le materie prime sensibili estratte in Europa dovranno restare sul suolo europeo.
L'accordo è stato siglato nel corso di un vertice sulle materie prime strategiche svoltosi nella capitale serba con il presidente Aleksandar Vucic, del cancelliere tedesco Olaf Scholz e del vicepresidente della Commissione europea per il Green Deal, Maros Sefcovic, secondo cui ora la Serbia potrà contare su un sensibile aumento del flusso di investimenti esteri. "Si può parlare di una giornata storica per la Serbia e anche per l'Europa", ha sottolineato il vicepresidente.
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