Migliorare la sicurezza energetica dell’Unione europea. Dopo la crisi energetica trainata dalla guerra di Russia in Ucraina, Bruxelles consulta gli Stati membri su come migliorare la propria architettura energetica ha aperto il 3 settembre un invito a presentare prove e una consultazione pubblica per sollecitare contributi sulle attuali normative Ue relative alla sicurezza dell'approvvigionamento energetico e su questioni più ampie di sicurezza energetica.
La Commissione europea chiama a raccolta ricercatori scientifici, accademici, think tank e altri esperti, ma anche Ong, gruppi di interesse e cittadini dell'Ue per ottenere contribuiti fino al 26 novembre. L'obiettivo è valutare l'efficacia, l'efficienza, la coerenza, la pertinenza e il valore aggiunto Ue delle norme esistenti sulla sicurezza, la resilienza e l'autonomia del sistema energetico dell'Ue, in particolare il regolamento sulla sicurezza dell'approvvigionamento del gas e il regolamento sulla preparazione ai rischi per l'elettricità, in vigore rispettivamente dal 2017 e dal 2019. Sotto i riflettori anche le misure di emergenza adottate nel contesto di REPowerEU.
L'esecutivo spiega che la valutazione del quadro di sicurezza energetica dell'Ue contribuirà inoltre a definire le priorità della prossima Commissione europea in base agli orientamenti politici per il 2024-2029, come la creazione di una nuova Unione industriale pulita e di una Unione della preparazione.
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