Aprire il sistema operativo dell'iPhone e dell'iPad (iOS e iPadOS) alle tecnologie rivali. Questa la richiesta che la Commissione europea ha avanzato ad Apple, intervenendo per la prima volta con uno strumento specifico previsto dal regolamento sui Mercati digitali, con l'idea di "guidare" la Mela "verso un'effettiva conformità" agli obblighi del Digital market act "attraverso un dialogo costruttivo".
Non l'avvio di una procedura formale contro Apple, ma comunque un avvertimento: la Ue dà sei mesi di tempo al gruppo di Cupertino per adeguarsi, rendendo il proprio sistema operativo pienamente funzionante anche per le altre tecnologie. In caso contrario scatterà l'indagine vera e propria. Per le grandi società, designate come Apple 'gatekeepers' o 'guardiani' dei mercati digitali ai sensi del Dma, si rischiano sanzioni fino al 10% del fatturato annuo globale nel caso di violazioni. Formalmente la Commissione Ue ha annunciato ad Apple due 'procedimenti di specifica', in pratica l'iter per adeguarsi al Dma. Il primo riguarda "caratteristiche e funzionalità di connettività iOS , utilizzate prevalentemente per e dai dispositivi connessi", come smartwatch e cuffie.
In pratica Bruxelles chiarirà all'azienda californiana come abilitare ai propri prodotti la connessione e l'associazione dei dispositivi di qualsiasi altro produttore. Il secondo 'procedimento di specifica' prevede che nella domanda di connettività (l'Ue parla in realtà di "interoperabilità") "il processo di richiesta sia trasparente, tempestivo ed equo" garantendo un "percorso efficace e prevedibile" per gli sviluppatori. Apple ha fatto sapere che continuerà a "lavorare in modo costruttivo con la Commissione europea su un percorso che protegga i nostri utenti dell'Ue e chiarisca il regolamento". E sulla interoperabilità delle tecnologie di terzi con iOS e iPadOS ha avvertito sull'attenzione a proteggere gli utenti: "Minare le protezioni che abbiamo costruito nel tempo metterebbe a rischio i consumatori europei, offrendo ai malintenzionati più modi per accedere ai loro dispositivi e dati".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA