Porre fine, al più tardi dal primo gennaio del prossimo anno, a qualsiasi incentivo finanziario per l'installazione di nuove caldaie autonome alimentate da combustibili fossili. La Commissione europea ha fissato il target del 2025 all’interno della contestata direttiva sulle case green, e ha pubblicato questa settimana una serie di orientamenti per chiarire le nozioni di "caldaia autonome alimentata da combustibili fossili" e di "sistema di riscaldamento ibrido", nonché di "installazione" e "incentivi finanziari".
Niente sussidi, prestiti agevolati o incentivi fiscali, potranno essere forniti come aliquote fiscali ridotte, per l'acquisto, l'assemblaggio e la messa in funzione di nuove caldaie autonome alimentate a gas naturale, petrolio o carbone, indipendentemente dal fatto che l'installazione faccia parte o meno di un progetto di ristrutturazione. Nessun ente pubblico a livello nazionale, regionale o locale fornirà sostegno economico o sostegno tramite risorse pubbliche ad acquirenti, installatori e terzi per l'installazione di tali caldaie.
La guida delinea anche forme di incentivi che possono continuare. Ad esempio, precisa la Commissione europea in una nota, i sistemi di riscaldamento ibridi che combinano una caldaia con un generatore di calore che utilizza energia rinnovabile possono essere incentivati solo se la quota di energia rinnovabile è considerevole. Qualunque incentivo già approvato nell'ambito dei fondi Ue e, allo stesso modo, gli incentivi che sono già stati concessi a livello nazionale, regionale e locale e comunicati a un singolo beneficiario possono ancora essere erogati.
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