I Paesi Ue hanno sostenuto il 16 ottobre la proposta della Commissione europea di posticipare di un anno l'attuazione del regolamento contro la deforestazione, che impone alle aziende controlli mirati per evitare che immettano sul mercato prodotti in qualche modo responsabili della deforestazione.
La proposta di Bruxelles - contestata dalle Ong verdi quanto caldeggiata dal Ppe - è arrivata sul tavolo dei co-legislatori lo scorso 2 ottobre. L'Eurocamera ha deciso di ricorrere alla procedura d'urgenza per adottare la proposta direttamente in plenaria, senza passare prima dal voto in commissione Envi: la prossima settimana a Strasburgo gli eurodeputati decideranno mercoledì se ricorrere alla procedura d'urgenza, per poi pronunciarsi il giorno successo sul rinvio proposto dalla Commissione europea.
Con il rinvio, se approvato anche dal Parlamento europeo, la legge entrerebbe in vigore il 30 dicembre 2025 per le grandi aziende e il 30 giugno 2026 per le Pmi, invece che, rispettivamente il 30 dicembre 2024 e il 30 giugno 2025. Le norme rafforzano i controlli dell'Ue sugli operatori o commercianti che devono poter dimostrare che alcuni prodotti immessi sul mercato Ue - tra cui caffè, cacao e olio di palma - non arrivano da terreni recentemente disboscati né hanno contribuito in qualche modo al degrado forestale. L’Unione Europea è il secondo maggiore importatore dopo la Cina di materie prime legate alla deforestazione tropicale, come soia, olio di palma e carne bovina.
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