Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi e Norvegia: i ministri dell’Energia dei nove Paesi della Cooperazione energetica nel Mare del Nord hanno ribadito in una dichiarazione congiunta la loro ambizione di trasformare il Mare del Nord nella "centrale elettrica verde d'Europa", ribadendo il ruolo strategico dei Mari del Nord come futura potenza energetica rinnovabile dell'Europa.
Nella riunione annuale che si è tenuta il 24 ottobre a Odense, in Danimarca, i politici europei e nazionali, nonché i rappresentanti dell'industria, hanno adottato nella dichiarazione una serie di raccomandazioni alla prossima Commissione Ue su come sostenere al meglio tale obiettivo, a partire dalla necessità di rafforzare ulteriormente la filiera dell'energia eolica europea e di far muovere i parchi eolici offshore ibridi, definendo una formula di condivisione dei costi il prima possibile e creando una nuova struttura di finanziamento offshore dedicata.
Lo scorso anno a Ostenda i nove Paesi hanno fissato l’obiettivo dii raggiungere almeno 300 GW di energia eolica offshore installata entro il 2050, per contribuire anche al rafforzamento della competitività dell’Ue. Al prossimo esecutivo europeo si chiede innanzitutto di garantire un mercato energetico integrato con un’analisi di come il sistema energetico europeo può supportare lo sviluppo e l’integrazione di energie rinnovabili. I firmatari chiedono inoltre la costruzione di forte rete infrastrutturale, con il sostegno di uno specifico fondo infrastrutturale transfrontaliero.
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