L’atomo è parte della strategia di decarbonizzazione dell’Ue, ma non avrà fondi comunitari dal momento che resta una scelta di mix ‘nazionale’. Di fronte alle commissioni per l'energia e l'industria (Itre) e per l'occupazione e gli affari sociali (Empl) dell’Eurocamera, il futuro commissario responsabile per l’energia e gli alloggi, il danese Dan Jorgensen, ha delineato la sua strategia energetica per i prossimi cinque anni.
Una performance, secondo quanto si apprende a Bruxelles, che gli è valsa il sostegno da parte dei due terzi dei coordinatori delle commissioni necessario a confermarlo. A votare contro il politico danese sarebbero stati i rappresentanti del gruppo Patrioti per l'Europa, di cui fa parte la Lega, e i rappresentanti della Sinistra della sola commissione Itre. I rappresentanti del gruppo Europa delle Nazioni Sovrane non erano presenti alla riunione mentre a promuovere la nomina sono stati i gruppi del Ppe, dei Socialisti & Democratici, dei liberali di Renew, dei Verdi, dei conservatori di Ecr e di alcuni rappresentanti della Sinistra di Empl.
Interpellato dagli eurodeputati sulla spinosa questione dell’energia dell’atomo, Jorgensen ha assicurato che il nucleare “è e continuerà ad essere parte integrante del mix energetico dell'Ue ed è parte della soluzione per decarbonizzare il sistema energetico europeo". Parlando di nucleare di nuova generazione il politico danese ha precisato che "sostenere lo sviluppo dei piccoli reattori modulari è parte della mia lettera di incarico" e che "l'ambizione è quella di avere il primo esempio di mini reattori modulari europei agli inizi degli anni '30".
Pur sostenendo con forza il principio di "neutralità tecnologicamente quando si parla di decarbonizzazione", ha chiuso di fatto all'uso dei fondi europei per finanziare progetti dedicati. "Non credo che l'Unione europea debba finanziare la costruzione di una nuova centrale nucleare", ha detto con estrema chiarezza, ponendo il lavoro dei prossimi anni in perfetta continuità con l'esecutivo europeo attuale. Jorgensen sarà il primo commissario responsabile per gli alloggi e in questa veste ha promesso di presentare un Piano europeo per gli alloggi a prezzi accessibili, che includerà una strategia per la costruzione delle case e una piattaforma paneuropea di finanziamento in collaborazione con la Bei". Ha garantito inoltre che la Commissione europea raddoppierà i "fondi di Coesione destinati agli alloggi" e intende rivedere le "regole sugli aiuti di stato" per aiutare gli Stati membri a sostenere le ristrutturazioni in termini di efficienza energetica.
Il politico danese ha riconosciuto che gli investimenti in efficienza energetica, per quanto possano essere ripagati, "sono un problema per chi non può permetterseli. Dobbiamo fare di più. Molto può essere fatto a livello di Stati membri, ma è necessario" mobilitare risorse "anche a livello comunitario", ha detto. Finora - ha ricordato Jorgensen - oltre 100 miliardi di euro sono stati mobilitati in questa direzione, "non escludo che possano arrivarne degli altri".
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