BRUXELLES - L'Ue non abbassa la guardia su Temu. Dopo aver aperto la scorsa settimana un'indagine contro la big dell'e-commerce cinese per fare luce sulla vendita di prodotti illegali sul suo sito, la Commissione europea e la rete di cooperazione per la tutela dei consumatori delle autorità nazionali hanno chiesto l'8 novembre ulteriori chiarimenti su una serie di pratiche che potrebbero violare le norme Ue per i consumatori.
Tra queste, si legge in una nota dell'Ue, la comunicazione di sconti falsi, informazioni "mancanti e fuorvianti" o, ancora, recensioni non veritiere. Bruxelles chiede un allineamento alle norme comunitarie. Temu ha ora un mese di tempo per rispondere alle richieste e proporre impegni per migliorare la tutela dei consumatori. Se la piattaforma non dovesse rispondere alle preoccupazioni sollevate, le autorità nazionali potrebbero intraprendere "azioni esecutive" per garantire la conformità, tra cui multe basate sul fatturato annuale di Temu negli Stati membri interessati.
"Garantire la sicurezza dei consumatori nell'Ue è una priorità per la Commissione. Pertanto, l'adesione ai nostri standard di protezione dei consumatori da parte delle società commerciali non è negoziabile", ha puntualizzato Věra Jourová, vice presidente per i Valori e la Trasparenza. "La dedizione e gli sforzi coordinati delle autorità nazionali svolgono un ruolo fondamentale nel garantire un mercato equo e sicuro per tutti. Oggi abbiamo condiviso le nostre preoccupazioni con Temu e la esortiamo a rendere le sue pratiche pienamente conformi alle norme dell'Ue in materia di tutela dei consumatori".
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