Commissione europea e Banca europea degli investimenti hanno siglato un accordo con la Grecia per la creazione di un fondo nazionale di decarbonizzazione che favorirà 'l'economia verde' delle sue isole, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili. Più della metà di questo fondo, finanziato dall'asta di 25 milioni di quote del sistema di scambio di quote di emissioni dell'Ue (Ets) stimato in quasi 2 miliardi di euro, consentirà di investire in nuove forniture di energia rinnovabile nelle isole, dalle stazioni eoliche e solari al finanziamento di bacini idrici per l'energia idroelettrica.
Circa il 40% di questo fondo sarà destinato alle interconnessioni delle reti elettriche. Il progetto del Fondo per la decarbonizzazione delle isole è stato presentato dal premier greco Kyriakos Mitsotakis nell'isola di Naxos, nelle Cicladi, alla presenza del vicepresidente esecutivo della Commissione europea responsabile del Green Deal europeo, Maroš Šefčovič e di rappresentanti della Bei. Le isole attualmente dipendono in larga misura dai combustibili fossili per la fornitura di energia, la cui domanda si impenna nel periodo estivo, quando molte località triplicano la propria popolazione a causa dei turisti.
Un'altra sfida è costituita dal cambiamento climatico e dalla siccità, che ha lasciato questa estate molte isole senza acqua sufficiente per l'agricoltura, come a Naxos, famosa in Grecia per la sua coltivazione di patate. "Vogliamo utilizzare questo fondo per far sì che, in futuro, le unità di desalinizzazione necessarie alle isole per garantire un accesso sufficiente all'acqua dolce possano essere alimentate anche da fonti di energia rinnovabili", ha sottolineato Mitsotakis.
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