Gli amministratori delegati delle principali aziende delle telecomunicazioni, 18 ceo tra cui Pietro Labriola di Tim, premono sulla Commissione europea per un nuovo regolamento al più presto nel comparto, che consenta di rafforzare la competitività Ue. Nel corso di un faccia a faccia con la nuova commissaria Henna Virkkunen, gli amministratori delegati hanno chiesto riforme urgenti, semplificazione e una strategia industriale solida che consenta lo sviluppo di infrastrutture digitali avanzate come il 5G e la fibra ottica. La connettività, hanno ricordato, è essenziale per settori strategici come sanità, ricerca e servizi pubblici, nonché per la transizione verde. "Non c'è sicurezza senza reti resilienti. Non c'è transizione verde senza connettività e digitalizzazione diffuse. Il momento di agire è adesso", hanno affermato i ceo riuniti nell'associazione europea Connect Europe. L'invito è quindi ad "agire rapidamente, spinti da un senso di urgenza". "Invitiamo tutti gli stakeholder a unirsi a questo sforzo storico e a garantire che l'innovazione e la riforma della connettività guidata dalla crescita ci aiutino a offrire migliori opportunità a tutti i cittadini europei". "La connettività è al centro delle nostre discussioni sulla competitività", ha ricordato anche l'europarlamentare ed ex commissaria Ue ai Trasporti Adina Valean, sottolineando che "un'infrastruttura solida è un elemento fondamentale del successo economico".
L'appello dell'ad di Tim è stato tutto rivolto ad agire in fretta "per restituire competitività al settore delle tlc. Nel comparto, ha evidenziato, è "necessario" un consolidamento, ma "con meno regole e uguali per tutti". "Quando parliamo di competitività dobbiamo definire cosa vogliamo", ha ricordato il manager, e se si vuole "un'Europa digitale la strada non è questa". Per le tlc, "l'inazione non è un'opzione", ha ammonito poi Labriola, a un incontro organizzato da Tim presso la residenza dell'ambasciatore a Bruxelles, Federica Favi.
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