La Commissione Ue ha avviato un procedimento formale nei confronti di TikTok per sospetta violazione della legge sui servizi digitali (Dsa) in relazione all'obbligo di TikTok di valutare e mitigare i rischi sistemici legati all'integrità delle elezioni, in particolare nel contesto delle presidenziali rumene del 24 novembre vinte a sorpresa dal candidato filorusso di estrema destra Călin Georgescu. Lo comunica l'esecutivo comunitario. La decisione di avviare un'indagine tiene conto delle informazioni ricevute dalle autorità rumene in base a rapporti di intelligence declassificati, nonché di rapporti di terzi.
La Commissione ha monitorato l'impatto delle piattaforme di social media sulle elezioni in tutta l'Ue e ha precedentemente emesso linee guida per le piattaforme per aumentare la due diligence durante i periodi elettorali. Nel caso delle presidenziali rumene, la Commissione ha raccolto informazioni da TikTok, dalle autorità rumene e dalle organizzazioni della società civile.
A finire sotto la lente delle autorità di Bruxelles, le politiche di TikTok sulle pubblicità politiche e sui contenuti politici a pagamento, oltre che i sistemi di raccomandazione, in particolare i rischi legati alla manipolazione non autentica coordinata o allo sfruttamento automatizzato del servizio. Dopo l'avvio formale del procedimento, la Commissione continuerà a raccogliere prove, ad esempio inviando ulteriori richieste di informazioni, conducendo azioni di monitoraggio, interviste, ispezioni e richiedendo l'accesso agli algoritmi. A TikTok potrebbe essere richiesto di fornire dati e documenti che è stata obbligata a 'congelare' sulla base dell'ordine di conservazione inviato dalla Commissione il 5 dicembre scorso.
Coimisiún na Meán, coordinatore dei servizi digitali per l'Irlanda, paese di stabilimento di TikTok in Ue, è stato associato all'indagine della Commissione e contribuirà con la sua esperienza e analisi al caso. L'avvio di un procedimento formale, il terzo avviato contro TikTok, autorizza la Commissione ad adottare ulteriori misure di esecuzione, quali misure provvisorie e decisioni di non conformità. Palazzo Berlaymont ha inoltre la facoltà di accettare qualsiasi impegno assunto da TikTok per porre rimedio alle questioni oggetto del procedimento. Complessivamente, Bruxelles punta a "comprendere meglio le vulnerabilità nei sistemi di TikTok, soprattutto alla luce delle prossime elezioni in Croazia e Germania", spiega un alto funzionario europeo. L'indagine fa parte del più ampio lavoro della Commissione sulla protezione della democrazia e sul rafforzamento della consapevolezza sulle minacce ibride. "Non c'è un'attribuzione formale alla Russia, ma certamente c'è un manuale, in cui si possono vedere sullo sfondo aspetti molto noti di potenziali attori russi o di Paesi terzi", spiegano da Bruxelles, parlando del contesto in cui è stata maturata la decisione odierna.
Ma a tutto questo caos, Tik Tok non tarda nella risposta. "Abbiamo tutelato l'integrità della nostra piattaforma nel corso di oltre 150 elezioni in tutto il mondo. Continuiamo a contrastare proattivamente queste sfide che riguardano l'intero settore. TikTok ha messo a disposizione alla Commissione Europea informazioni dettagliate in merito ai nostri sforzi e abbiamo illustrato pubblicamente e in modo trasparente le nostre solide iniziative", ha dichiarato un portavoce della piattaforma social.
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