Prima l'agricoltura, ora le auto. La Commissione europea lancerà a gennaio il dialogo strategico sul futuro dell’automotive, un confronto con l’industria dell’automotive che partirà dal prossimo mese "per trovare insieme soluzioni" con cui affrontare la crisi del comparto "con un approccio tecnologico aperto", ed eventualmente "adattare di conseguenza il quadro normativo dell'Ue", spiega l'esecutivo.
Il dialogo strategico riunisce le principali parti interessate di tutto il settore, tra cui le aziende automobilistiche europee, i fornitori di infrastrutture, come le colonnine elettriche, i sindacati e le associazioni imprenditoriali, nonché parti della catena del valore automobilistico e altri soggetti interessati. L'avvio formale sarà nelle mani di von der Leyen ma sarà seguito poi da una serie di incontri tematici, presieduti dai vari membri del collegio.
"Dobbiamo sostenere questo settore nella profonda e dirompente transizione che ci attende. E dobbiamo garantire che il futuro dell'auto rimanga saldamente radicato in Europa. Per questo ho chiesto un dialogo strategico sul futuro dell'industria automobilistica europea", ha detto von der Leyen. Come è stato per l'agricoltura, il dialogo strategico durerà mesi e arriverà a formulare una serie di raccomandazioni alla Commissione europea. Ma i primi 'risultati' potrebbero arrivare prima del previsto. "Su mia proposta, abbiamo concordato di discutere i risultati di questo dialogo al Consiglio europeo di marzo e di raccoglierli in un documento condiviso", ha fatto sapere il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, al termine del Vertice Ue.
In arrivo alla riunione con gli altri capi di stato e governo il cancelliere di Berlino ha sciolto ogni riserva chiedendo di ripensare il sistema delle multe che scatteranno dal prossimo anno per le case automobilistiche che non si adeguano ai primi target intermedi previsti per il 2025. “La Commissione dovrebbe trovare un modo affinché le multe, se necessario, non incidano sulla liquidità finanziaria delle aziende che ora devono investire nell'elettromobilità, in prodotti e veicoli moderni. Una richiesta che sposa la linea portata a Bruxelles da Italia e Repubblica Ceca che hanno spinto per mettere in agenda il dossier dell’automotive, confrontandosi con von der Leyen sui progressi del non-paper ceco-italiano elaborato nei mesi scorsi per anticipare la clausola di revisione e rivedere il sistema delle multe.
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