Solleva polemiche l'intitolazione del
carcere di Trieste al maresciallo Ernesto Mari, comandante delle
carceri giudiziarie della città durante la Seconda Guerra
Mondiale, infoibato a Basovizza nel 1945. Una decisione, osserva
il comitato provinciale dell'Anpi di Trieste, "inopportuna" nel
metodo "perché avviene nei giorni dedicati alla memoria della
Shoah, di cui Mari fu, per lo meno, osservatore immobile, pur da
posizioni di responsabilità e di comando", e nel merito, "perché
viene taciuta nelle motivazioni la sua responsabilità come
comandante delle guardie carcerarie". La cerimonia è prevista
per domani alla presenza, tra gli altri, del Capo del Dap, Santi
Consolo. Mari merita "pietà umana", sottolinea l'Anpi, diverso
però "un atto che cancella le sue responsabilità come comandante
delle Carceri". Al momento, afferma il presidente dell'Anpi di
Trieste, Fabio Vallon, "non sono previste manifestazioni di
protesta", "in questi giorni il nostro impegno è rivolto al
ricordo della Shoah".
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