Il Tribunale di Pordenone - Giudice
Maria Paola Costa - ha accolto la richiesta di una coppia di
donne omosessuali, di sollevare la questione di legittimità
costituzionale delle norme che attualmente vietano in Italia
l'accesso alla Procreazione Medicalmente Assistita anche alle
coppie omosessuali: lo apprende l'ANSA dall'avvocato Maria
Antonia Pili, legale delle ricorrenti. Sul procedimento si
pronuncerà ora la Corte Costituzionale.
Alla coppia era stato rifiutato l'accesso alle tecniche di
fecondazione artificiale dal Servizio per i Trattamenti di
Procreazione Medicalmente Assistita presente nell'Azienda
Sanitaria 5 di Pordenone. Di fronte al diniego della struttura
pubblica, le due donne avevano chiesto al giudice, qualora non
fosse stato possibile in via diretta - ovvero con
un'interpretazione costituzionalmente orientata - superare il
rifiuto dell'Azienda Sanitaria, di investire della questione la
Corte Costituzionale, al fine di dichiarare formalmente
l'incostituzionalità di tale divieto.
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