Quattro mesi di carcere con la
concessione delle attenuanti generiche. E' la richiesta
formulata oggi in aula, a Milano, dal vice-procuratore onorario
per Wanda Nara, moglie e manager dell'attaccante dell'Inter
Mauro Icardi, imputata nel processo davanti alla seconda sezione
penale per avere postato su Twitter e Facebook, condividendoli
pubblicamente, i dati personali, tra cui il numero del
cellulare, dell'ex marito e attaccante argentino Maxi Lopez, ex
giocatore dell'Udinese.
La 31enne ha deciso di non sottoporsi all'interrogatorio in
aula che era previsto per oggi. L'avvocato Giuseppe Di Carlo,
che la difende, ha chiesto, invece, l'assoluzione in quanto "non
vi è la prova della responsabilità" della donna. "Non c'è la
prova che sia stata lei l'autrice dei post sui social network -
ha sottolineato il difensore - e nemmeno che abbia creato un
danno al calciatore". L'udienza è stata aggiornata al prossimo
29 ottobre per la lettura della sentenza.
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