Un tetto massimo del 30% di alunni
stranieri in ogni classe "per garantire un'offerta educativa
qualitativamente appropriata", il crocifisso previsto in tutte
le scuole e l'insegnamento della religione cattolica "quale
principio fondante l'attività". Sono alcuni punti del nuovo
regolamento delle scuole dell'infanzia del Comune di Trieste,
approvato dalla Giunta, che ha sollevato polemiche. Il documento
è al vaglio delle Circoscrizioni prima di arrivare in Consiglio
comunale. Il capogruppo del Pd in V circoscrizione, Maria Luisa
Paglia, definisce il testo "propaganda fatta sulla pelle dei
bambini". Il tetto del 30% di stranieri - è il parere del
Garante regionale dei diritti della persona, Walter Citti - è
"obiettivamente suscettibile di veicolare e rafforzare
nell'opinione pubblica un messaggio potenzialmente
stigmatizzante e di esclusione".
Sulla religione cattolica il regolamento precisa che le famiglie
possono decidere se far seguire le lezioni ai figli e varrà il
cosiddetto silenzio assenso.
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