La crescita c'è ma non basta, il
gap tra le esigenze di crescita delle imprese, non coperte da
un'adeguata formazione scolastica e universitaria, che investa
soprattutto negli istituti tecnici, e da una mancanza di
investimenti in ricerca e tecnologia rischiano di far pagare al
Nordest un prezzo molto alto in termini di competitività futura.
E' quanto emerge dal rapporto annuale della Fondazione Nordest
presentato a Padova dal direttore scientifico Carlo Carraro.
Negli ultimi cinque anni le regioni del Nordest hanno trainato
l'economia italiana. Insieme a Lombardia ed Emilia Romagna, il
Nordest ha determinato la quasi totalità della ripresa economica
e occupazionale italiana.
Nell'area, il pil nel 2017 è cresciuto dell'1,8% e si stima
per il 2018 una crescita dell'1,3%, grazie ai consumi delle
famiglie (+1,3%) e agli investimenti fissi lordi, previsti a
+2,8%. Il pil-pro capite del NordEst, è pari a 33.900 euro,
vicino a quello di Germania e Svezia e di molto superiore alla
media italiana.
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