"La sedazione in occasione di morte
imminente è una terapia medica a tutti gli effetti". Lo ha
sostenuto il medico Vincenzo Campanile, accusato dalla Procura
di Trieste di essere coinvolto nelle morti di quattro persone,
davanti al Gip del Tribunale di Luigi Dainotti, nel corso di un
interrogatorio svoltosi ieri nel più stretto riserbo. Lo
riferisce all'ANSA l'avvocato difensore Alberto Fenos precisando
che "si è trattato di una seduta assolutamente serena e
pacifica, visto che il mio assistito ha risposto a tutte le
domande che gli venivano poste, anche dai pubblici ministeri
presenti".
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