"Qual è l'atto di giustizia? Che l'hanno preso? Mi pare che sia già successo altre volte. In questo momento, certo, c'è una novità importante, ma per quanto ci riguarda non è accaduto ancora nulla", dunque "dopo 40 anni di questa storia è difficile sapere cosa ci si può davvero aspettare. Noi dobbiamo capire. Dobbiamo aspettare. Ancora una volta". Sono le parole più significative dell'intervista che Giuseppe Santoro, figlio di Antonio Santoro, maresciallo e comandante degli agenti di custodia del carcere di Udine, ucciso nel capoluogo friulano il 6 giugno 1978 da Cesare Battisti, ha rilasciato al Messaggero Veneto.
Il figlio riconosce che l'arresto di Battisti "è un passo avanti, un evento nuovo", ma preferisce non sbilanciarsi. "Sono passati più di 40 anni ognuno si è fatto la sua vita, ma è evidente che certe situazioni rimangono ancora in piedi. Come questa che io e la mia famiglia non consideriamo ancora chiusa".
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