"Non ho conosciuto di persona
Marco Luchetta, Alessandro Ota e Dario D'Angelo, se non
attraverso le cronache, così come non ho conosciuto Ilaria Alpi
e Miran Hrovatin, ma so che sono tutte persone che ci hanno
lasciato il bene della Rai, bene che dobbiamo custodire
gelosamente". Lo ha detto l'amministratore delegato della Rai,
Fabrizio Salini, commemorando nel corso di una cerimonia al
Comune di Trieste, i tre operatori dell'informazione della Rai,
triestini, uccisi 25 anni fa da una granata a Mostar (Bosnia),
mentre stavano testimoniando la violenza della guerra nei
Balcani. "Dobbiamo avere rispetto per la Rai. Grazie a queste
vittime che hanno sacrificato la loro vita, la Rai oggi può
dirsi migliore - ha aggiunto Salini - La Rai sta provando a
cambiare, a migliorare, non sarà facile ma sono sicuro che
ognuno si impegnerà al massimo", ha concluso. Alle tre vittime
sarà dedicato uno slargo in piazza Libertà, ha annunciato il
sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza.
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