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Governo: Giorgetti, rompere? decidere se lavorare o no

Governo

Governo: Giorgetti, rompere? decidere se lavorare o no

Grande Guerra, è memoria e lezione per futuro

GORIZIA, 03 maggio 2019, 11:15

Redazione ANSA

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Siri: Giorgetti, nessuna melina, al momento resta l - RIPRODUZIONE RISERVATA

Siri: Giorgetti, nessuna melina, al momento resta l - RIPRODUZIONE RISERVATA
Siri: Giorgetti, nessuna melina, al momento resta l - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Rompere la coalizione? Non so, si tratta di decidere se si vuole perdere tempo con le dichiarazioni e con i giornalisti o se si vuole lavorare. Io personalmente lavoro tanto, forse troppo". Così il sottosegretario alla Presidenza, Giancarlo Giorgetti, a chi gli chiedeva se sul caso Siri la maggioranza potrebbe rompersi e ammettendo che il governo "ha i suoi problemi".

 

Grande Guerra: Giorgetti, memoria e lezione per futuro
Sottosegretario a Gorizia per chiusura Centenario

"Memoria, ricordo e, soprattutto, una lezione per il futuro" e in "particolare per i giovani". Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti nel suo intervento oggi a Gorizia alla presenza dei rappresentati istituzionali di Slovenia, Ungheria e Austria, in occasione della chiusura delle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra. "Non si tratta solo di ricordare il passato, la Storia e le tante vite umane italiane e non italiane perse, ma anche di una lezione per il futuro in particolare per i giovani", ha spiegato Giorgetti. "La Presidenza del Consiglio - ha aggiunto - ha investito molto su questo anniversario carico di significati, sia con il governo attuale che con quello precedente", organizzando "tutta una serie di eventi legati al centenario della Grande Guerra, anche qui a Gorizia nei territori più martoriati rispetto a quell'esperienza". Rivolgendosi anche alle generazioni più giovani, Giorgetti ha auspicato che "nelle scuole, queste pagine di storia non vengano semplicemente liquidate, ma che vengano" studiate per imparare quanto accaduto. Riferendosi infine alle elezioni europee del 26 maggio prossimo, il sottosegretario alla Presidenza ha esortato i giovani ad andare a votare.

 

"Cosa volete che vi dica? Mi trovo all'estremo Nordest del Paese e ricevo queste notizie da Roma: quando vado giù mi spiegheranno, se non si sono spiegati tra di loro è difficile". Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, a margine di un incontro elettorale a proposito della decisione del premier Conte di portare la proposta di revoca del Sottosegretario Armando Siri al prossimo Consiglio dei Ministri. "Sono giustamente preoccupato ma sopratutto se il Governo non fa le cose che deve fare per dare risposte ai cittadini", - ha aggiunto. "Poi queste questioni magari alla gente interessano anche relativamente, ma come governo poi abbiamo anche da prendere provvedimenti, dare risposte sull'economia, sulla sanità, su tutto il resto. C'è questo, ma c'è anche altro e tutto questo blocca tutto il resto. Sono preoccupato per questo", ha concluso.
 
Porti: Giorgetti, per Ue aiuti Stato? Dopo il 26 maggio...
La nuova Europa dovrà interrogarsi su questo tema
GORIZIA
"Penso che la nuova Europa che verrà dopo il 26 maggio dovrà interrogarsi sul concetto di aiuti di Stato cosi come è stato inteso negli ultimi venti anni dalla normativa europea, in rispetto all'economia globale". Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, a margine di un incontro a Gorizia, a chi gli chiedeva un commento in merito alla penalizzante ipotesi legislativa europea in base alla quale verrebbe tassata l'attività delle autorità portuali italiane. 

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