"Non ho mai parlato di un muro" con la
Slovenia "che si estendesse" per oltre 200 km. "Ci auguriamo di
non farlo, ma se non c'è un rispetto dei trattati, tra cui anche
Schengen e quindi il controllo dei confini da parte di tutti i
Paesi, ipotizziamo dei barrieramenti sulle aree più sensibili
semplicemente per incanalare gli ingressi in punti in cui
possiamo controllare. L'area sensibile è di 30 km in questo
momento, l'area triestina, non di 232 km". Lo ha detto il
presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga, parlando del fenomeno
migratorio via terra durante un'audizione in Comitato
parlamentare di controllo sull'attuazione di Schengen.
Per Fedriga le barriere sono una "soluzione forte che ci
auguriamo di non mettere in atto mai" e che non sono "una
minaccia, ma una reazione". Fedriga ha quindi spiegato che
"negli ultimi mesi la rotta balcanica si è rafforzata" e che con
l'aumento dei controlli al confine con la Slovenia nell'ultimo
anno i numeri dell'accoglienza in Fvg "sono diminuiti di più del
20%".
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