"L'attività economica Fvg, anche per
il 2018, momento di generale crisi, ha visto una crescita". Il
territorio "appare evidentemente esposto all'interesse delle
consorterie criminali, che avendo a disposizione ingenti
capitali da investire, frutto di attività illecite, vedono nelle
aree a maggior vocazione imprenditoriale un punto d'approdo, con
una silente azione di infiltrazione nell'economia legale".
Emerge dall'ultima relazione della Direzione Investigativa
Antimafia (Dia), del secondo semestre 2018. I dati dell'Agenzia
nazionale amministrazione e destinazione dei beni sequestrati e
confiscati alla criminalità organizzata indicano che "nella
regione sono in atto le procedure per la gestione di 35
immobili, mentre altri 19 sono già stati destinati" e che "la
regione costituisce il punto di accesso della nota 'rotta
balcanica' utilizzata per l'ingresso clandestino in Italia
soprattutto di pachistani e afgani. Al riguardo, si è assistito
a un considerevole incremento dei rintracci di clandestini".
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