Si è concluso con un nulla di
fatto il tavolo convocato oggi a Trieste nella sede di
Confindustria tra le parti sindacali - Fim Cisl, Rsu e Uilm - e
la proprietà Jindal della Sertubi, azienda triestina di
proprietà della multinazionale indiana dal 2011. "Il futuro
dell'unica azienda che produce tubature in ghisa in Italia -
spiegano i sindacati - sarà più chiaro dopo il 20 agosto quando
la proprietà indiana concluderà il confronto con il ministero
dello Sviluppo economico, previsto per domani, e con Duferco, la
società proprietaria degli impianti con la quale il contratto è
in scadenza nel 2021".
L'inasprimento delle direttive Europee sulle produzioni, ha
spiegato la proprietà, impediscono alla ditta che completa la
produzione delle tubature in ghisa in Italia di partecipare alle
gare d'appalto. Dal 2011 sono stati persi 49 milioni e da 220
dipendenti si è arrivati ai 67 attuali. Nel corso del vertice
non è stata esclusa nessuna possibilità e si potrebbe arrivare
alla chiusura totale.
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