Potrebbe essere partito da un
accendino utilizzato per gioco dai bambini ospiti
nell'appartamento gestito dall'Ics l'incendio divampato due
giorni fa a Trieste. Al momento, conferma il presidente del
Consorzio Italiano di Solidarieta' Gianfranco Schiavone, "si
tratta dell'ipotesi più plausibile. Secondo quanto riferitoci
dal padre dei bimbi pachistani, entrando nella stanza dove si
trovavano i bambini avrebbe visto le fiamme sul letto". A oggi
non è facile stabilire con certezza quanto accaduto, ha aggiunto
Schiavone, "mancano ancora dei particolari", ma a ora, "non si
sono trovati altri elementi che abbiano potuto provocare le
fiamme". Le famiglie, fa sapere Schiavone, "sono state
immediatamente ricollocate, anche se in via provvisoria, in due
diversi alloggi". L'appartamento da cui è partito il rogo "è
totalmente inagibile e resta a disposizione dell'autorità
giudiziaria".
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