"Milioni di odori". Tanti
"probabilmente" ne può sentire l'uomo. "Il difficile però è
classificarli, dare un nome all'uno e all'altro. Possiamo
riconoscere le differenze tra due odori senza però capire
esattamente cosa sono. Si possono riconoscere ad esempio due
odori dolci, capire che sono diversi, ma non distinguerli
nettamente". Linda Buck ha vinto il premio Nobel per la medicina
nel 2004 assieme a Richard Axel per le scoperte sui recettori
degli odori e l'organizzazione del sistema olfattivo.
Oggi all'Ictp di Trieste per la conferenza dell'Organizzazione
Europea per la Ricerca sulla Chemorecezione, Buck ha ricordato
che nell'uomo sono 350 i recettori responsabili della
rilevazione delle molecole associate ai diversi odori presenti
nell'aria, informazioni che poi arrivano al cervello. Un
meccanismo che si "studia da decenni": "Gli uomini sono molto
bravi a riconoscere gli odori. Perché i ricettori funzionano
attraverso combinazioni: associandosi in modo diverso
percepiscono odori diversi".
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