E' di otto persone rinviate a
giudizio, 2,5 milioni di euro di evasione fiscale e violazioni
valutarie, oltre alle soglie di legge, per 3 milioni di euro il
bilancio dell'operazione "business trash" condotta dal Comando
provinciale della Guardia di Finanza di Trieste che ha scoperto
un traffico illecito transnazionale di rifiuti pericolosi e non
pericolosi, di reati fiscali e di riciclaggio di denaro, portato
avanti da un sodalizio criminale con base a Trieste e proiezioni
anche in alcuni Paesi dell'Est Europa.
Ideatore del disegno criminoso, un cittadino serbo
quarantenne, residente da anni nel capoluogo giuliano, che
manifestava un tenore di vita elevato nonostante i modesti
redditi dichiarati al Fisco. Dalle indagini coordinate dalla
locale Procura e condotte dai militari delle Fiamme gialle è
emerso che nel tempo, l'uomo si era procurato - da persone
originarie perlopiù dell'Est Europa - tonnellate di marmitte
catalitiche esauste destinate allo smaltimento.
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