Creare "uno statuto internazionale
dei ricercatori" all'estero, a tutela della loro sicurezza.
Un'idea che "potrebbe partire dall'Università di Trieste" e
realizzarsi "con l'opera delle organizzazioni internazionali".
Punta a raggiungere questo obiettivo Sara Tonolo, docente di
Diritto internazionale e direttrice del Dipartimento di Scienze
Politiche dell'ateneo triestino, per evitare che possano
ripetersi "casi come quello di Giulio Regeni".
Della sicurezza dei ricercatori all'estero si è parlato a
Trieste Next. La nostra Università, ha detto Tonolo, ha
un'attenzione "altissima" nei confronti di chi si trova in altri
Paesi. Dopo la morte di Regeni "ci siamo interrogati sugli
strumenti" da "adottare per prevenire questi casi". Per quanto
riguarda il diritto internazionale, ci "sono norme
consuetudinarie e convenzionali" che "vanno attuate". Intanto,
ha ricordato l'esperto di sicurezza, Giorgio Sclip, l'ateneo "ha
presentato un volume" che dà indicazioni di sicurezza "e che è
disponibile in pdf".
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