La costruzione di un secondo
reattore nucleare alla centrale slovena di Krsko, un'opzione non
inedita che le autorità slovene hanno rimesso sul tavolo
l'estate scorsa, "non è una decisione saggia", poiché il sito si
trova presso "una faglia capace" ('capable fault') dove possono
essere registrati anche terremoti forti. Lo ha detto all'ANSA
Kurt Decker, geologo austriaco dell'Università di Vienna.
"Tra tutte le centrali nucleari europee, il sito di Krsko è
quello con la più alta sismicità ed elevato grado di rischio
sismico", ha aggiunto, sottolineando che la centrale "è
localizzata al confine tra le placche adriatica e pannonica,
dove le collisioni fra esse risultano in un gran numero di
faglie attive e di terremoti, inclusi alcuni forti". "Dal punto
di vista sismo-tettonico, il sito è tutt'altro che ideale: le
minacce riguardano un significativo rischio sismico e la 'fault
capability", la possibile rottura della superficie terrestre a
causa del movimento di una faglia attiva durante un sisma".
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