Avrebbero "gonfiato" la
rendicontazione di attività a favore della stazione appaltante,
l'Anas, truffandola per oltre 500 mila euro. E a fronte degli
indebiti guadagni, l'amministratore di una srl triestina
appaltatrice avrebbe pagato "mazzette" al direttore operativo
della partecipata pubblica e a un altro dirigente dell'ente, per
un controvalore di 65 mila euro. E' quanto è emerso dalle
indagini condotte dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria
della Gdf del Comando provinciale di Trieste e coordinate dalla
locale Procura, che hanno portato a dieci denunce: per truffa
aggravata, falso ideologico in atto pubblico e corruzione per
atti contrari ai doveri d'ufficio. Tre le aziende coinvolte, la
srl e due sub appaltatrici, che sono state segnalate per
responsabilità amministrativa degli Enti.
Su provvedimento del Gip del Tribunale di Trieste è stato
eseguito un sequestro preventivo per equivalente di 640 mila
euro nella disponibilità degli indagati, frutto degli illeciti
dal 2014 al 2017.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA