"Dobbiamo introdurre criteri
perché le università siano competitive e criteri comparativi - e
lo stiamo facendo, mi riferisco ad esempio a parametri legati al
numero di pubblicazioni prodotte; l'Italia deve partecipare a
questa corsa. Dobbiamo però evitare il paradosso di non
finanziare università in difficoltà perché, senza fondi, queste
andranno sempre più giù. Un sistema c'è: in certi compartimenti
molto competitivi chi lavora meglio viene premiato, ma viene
aiutato anche chi resta in fondo, perché possano tornare su". E'
l'idea di Telmo Pievani, docente a Padova, sui criteri di
ripartizione dei fondi per l'università. Pievani è intervenuto a
margine dell'inaugurazione del 41/o anno accademico della Sissa,
ed ha parlato di "una sorta di welfare interno", e con risultati
sorprendenti: "La media complessiva del compartimento sale
tantissimo". L'aiuto deve essere dato "non a pioggia ma sulla
scorta di progetti, che saranno poi monitorati, come succede nei
paesi anglosassoni".
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