Sradicamento e pregiudizio,
rifiuto e resilienza, ricerca di un luogo sicuro dove poter
vivere. E' un viaggio 'Dentro l'Esodo' e il dramma vissuto dalle
migliaia di migranti che negli ultimi anni hanno attraversato la
rotta balcanica cercando di raggiungere l'Europa quello
raccontato dal giornalista veneto Emanuele Confortin nella
mostra fotografica che sarà inaugurata oggi pomeriggio, alle 18,
al Teatro Miela di Trieste. Una sessantina di scatti realizzati
"sul campo", tra Iran, Iraq, Turchia, Siria, Grecia, Serbia e
Bosnia in particolare tra il 2015 e il 2016: "momenti drammatici
e dolorosi come quelli che precedono l'entrata in vigore (marzo
del 2016) dell'accordo tra Turchia e Ue" per la gestione
dell'arrivo dei migranti sulle coste greche, come lui stesso
spiega. Immagini in bianco e nero - sono poche quelle a colori -
che rimandano sensazioni molto più forti e vivide "di quanto le
parole possano fare". Anziani, donne, giovani, bambini, ritratti
nel loro "purgatorio".
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